Accesso ai servizi



Quanto grande può essere una piccola valle?



Le meraviglie di una piccola valle dal grande cuore occitano

Quanto grande può essere una piccola valle?


"Il dolce andare per sentieri, la freschezza delle acque ed il silenzio sussurrato dei monti, la forza fedele degli affreschi, il sapore dolce dei frutti ed il sapore antico del formaggio, i sentieri ripidi e solatii, la sorpresa bella del fungo e la paziente attesa della trota, il profumo magico del fieno, i colori avvolgenti della sera e la tradizione intensa dei canti”



La Valle Grana è tutto questo, un abbraccio forte per sentirsi bene, un sorriso caldo per stare in amicizia, un volto gelosamente nascosto tra i boschi e le cenge, dove una popolazione di pastori e contadini ha nel tempo attivamente operato, lasciando un patrimonio architettonico e paesaggistico di grande valore.
Un patrimonio fatto di antichi sentieri, mulattiere, piste forestali, strade del sale: vie percorse nei secoli da uomini e animali che oggi si animano di nuova vita.

Trekking, mountain bike, equitazione sono i nuovi modi di un turismo lento per vivere e assaporare la montagna: alle famiglie e agli appassionati di queste discipline la Valle Grana offre uno dei suoi volti migliori.
Scoperta ed apprezzata dal Giro d’Italia che negli ultimi anni ha dedicato per ben due volte la Cima Coppi ai mitici colli Fauniera e d’Esischie: proprio sull’onda di questi successi negli ultimi anni la Valle Grana ha portato molti amanti della bicicletta su strada anche stranieri a cimentarsi nelle sue salite.
Per gli appassionati di MTB, invece, sono più di 100 i chilometri di bosco e alpeggio segnalati del percorso della Rampignado, gran-fondo ormai tra le più classiche, considerata dai tecnici come una delle più selettive competizioni italiane.

Lo sport non è l’unica faccia della Valle. Grazie a una geomorfologia che ne fa una nicchia ambientale dai caratteri talvolta unici, la Valle Grana da sempre si presta ad essere teatro di manifestazioni che sappiano mettere in risalto i tratti naturali dell’area. Ecco perché, ad esempio, la pratica della pesca sportiva consente a questi spazi di offrire la loro migliore scenografia, quella dei boschi, delle vallette laterali e dei torrenti che hanno saputo nel tempo conservare intatto il loro fascino.

L’escursionismo estivo può giovarsi del percorso invidiabile della Curnis Auta, che corre lungo tutti gli spartiacque che delimitano la Valle Grana contribuendo a rendere più accessibili i tesori verdi delle terre alte, mentre l’escursionismo invernale, sia con gli sci che con le racchette da neve, grazie ai bianchi silenzi ed alla varietà dei paesaggi incontaminati è un’occasione invitante per scoprire gli angoli più reconditi del territorio. 

E quando scende la sera la Valle si illumina del cielo incontaminato che le è valso la candidatura UNESCO.


La Valle Grana vive di nuove suggestioni, iniziative, canti e balli occitani che animano le feste e le sagre in borgate incastonate sui pendii, occasioni per sperimentare i caratteri enogastronomici che hanno reso famosa la valle in tutta Italia.

Al centro di molti di questi eventi c’è un tesoro unico: il Castelmagno DOP, il re dei formaggi, con il suo profumo fragrante ed il gusto intenso. Prodotto nella valle oggi come nel Medioevo, quando il Marchese di Saluzzo, nell’anno 1277, impose al Comune di Castelmagno di pagare il tributo annuo, non in denaro, ma in forme di formaggio.



La produzione di frutta e ortaggi da agricoltura biologica è un altro aspetto tipico della cultura enogastronomica della vallata che in pochi anni ha saputo creare il comprensorio a maggior vocazione biologica di tutto il Piemonte.


La pera Madernassa e la castagna sono i prodotti di punta di un’economia rurale che ha saputo evolversi nel tempo conservando inalterati la genuinità e i sapori.

La Valle Grana presenta inoltre tesori artistici distribuiti su tutto il territorio che la trasformano in un museo diffuso.


Le opere tardo medioevali del pittore Pietro da Saluzzo, riportate al loro originario splendore da recenti interventi di restauro del circuito Mistà, sono testimonianze preziose della vivacità culturale dell'area, mentre lo stupendo Santuario dedicato a San Magno, immerso nella silenziosa e verde conca omonima, rappresenta ancora oggi un punto di riferimento della Fede della popolazione della Valle.

Gli eventi etnico culturali che culminano nel Roumiage de Setembre sono occasioni per rivivere da protagonisti emozioni e colori di tempi passati che si ripropongono ogni anno colmi insieme di tradizione e rinnovamento.



Scopri la Valle Grana nei video che la raccontano:
La Valle Grana a Mixitalia trasmissione di Rai Uno "Valle Grana"


La Valle Grana nel video "Le chiavi del Silenzio"


I Babaciu di San Pietro racconati dal Tg3 regionaleFerragosto 2016 targato Occit'amo


Valle Grana, una piccola grande valle


Le salite da incubo - il colle Fauniera


Castelmagno - Alta Valle Grana, tra leggende e meraviglie


  I cieli bui e le stelle in valle Grana


Scopri tutti gli eventi in Valle Grana consultando la pagina dedicata sulla Home!