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Il Paesaggio

Il Paesaggio


Un territorio intatto dove si intrecciano storia antica e natura incontaminata, tradizioni culturali e piacere della festa, percorsi del gusto e un patrimonio artistico preziosamente celato in spazi montani apparentemente selvaggi.
Protetta dalle Alpi Marittime e dalle Alpi Cozie, la Valle Grana è una delle valli delle Alpi Occidentali, geograficamente confina con la Valle Stura a sud e la Valle Maira a nord, con cui è legata da vincoli storici, geografici e culturali, e da sempre è sinonimo di territorio incontaminato e di nicchia ambientale in grado di preservare il proprio patrimonio verde.  

Si estende dalle prime propagini collinari e montane di Cervasca, Bernezzo e Caraglio, fino allo spartiacque del Monte Tibert sull'elevato crinale che abbraccia Castelmagno.

Racchiude il territorio di otto comuni (tre di bassa valle, Bernezzo, Caraglio, Cervasca, e cinque di Alta Valle, Valgrana, Monterosso Grana, Montemale di Cuneo, Pradleves, e Castelmagno): ciò comporta una differente morfologia del territorio tra pendii che si fanno più scoscesi al salire verso monte con lo sguardo che si incanta tra antiche borgate e paesi pittoreschi.
A dominare l'alta valle è il Santuario di San Magno, le cui origini risalgono ad età precristiane, un luogo che funge da cerniera con le valli vicine.

Percorrendo la Valle, lunga poco meno di venti chilometri, si sale lungo lievi pendii fino a Pradleves, poi il percorso diventa improvvisamente ripido, e sullo sfondo appaiono le alte vette del Monte Tibert e di Punta Tempesta.

Ampie distese boschive di castagni, faggi e conifere seguono il percorso della strada in un paesaggio che sembra rimasto intatto nei secoli, e che introduce il turista alle bellezze della Valle, con la sua ricchezza e varietà di specie che ne fanno un grande giardino botanico: al suo interno  si trovano ben 2 SIC (Siti di Interesse Comunitario).

Qui è inoltre possibile assistere allo spettacolo di uno dei cieli stellati più belli al mondo, caratteristica che non è passata inosservata all'Astronomical Heritage dell'UNESCO

Pur nelle sue ridotte dimensioni territoriali, è possibile imbattersi in ambienti naturali molto vari, dalla ricca pianura alluvionale del fondo valle, alle strette gole percorse da rapidi torrentelli, alle dolci e maestose praterie delle zone più elevate.

In uno scenario tanto affascinante, dove la natura idilliaca accoglie e ammalia i turisti, non si può resistere alla pungente seduzione del rinomatissimo e prelibato formaggio Castelmagno DOP prodotto negli alpeggi e diventato simbolo dell'intera Valle.
La Valle Grana non offre soltanto un prelibato formaggio Castelmagno, ma è capace di conquistare anche i palati più esigenti con una prelibata cucina da gustare nei vari ristoranti e alberghi della Valle per scoprire piatti tipici o prodotti caratteristici della zona, quale ad esempio la famosa pera “madernassa”, le confetture di piccoli frutti, i liquori artigianali, lo zafferano insieme a tutti i prodotti agricoli coltivati a km zero con metodo biologico.

 La fioritura che esplode da maggio è un prodigio naturale: decine di rare orchidee spontanee hanno saputo conservare la loro delicata nicchia ecologica e poi anemoni, crochi saxifraghe, genziane, viole, gigli, fino all’arcaico camedrio alpino, alla stella alpina e a centinaia di altre specie che non finiscono mai di stupire tanto il valligiano quanto il turista più distratto e frettoloso.

Molti sentieri in valle possono essere percorsi oggi da famiglie escursionisti ed appassionati, ad esempio lungo la GTA (Grande Traversata delle Alpi) o lungo l'itinerario ad anello della Curnis Auta che conduce alla scoperta di 52 frazioni e borgate.

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